Cosa aspettarsi

 

Regressione individuale o di gruppo 

   La Terapia regressiva spesso appare come un intervento promettente e che va fuori dei canoni. Questa terapia non è attualmente soggetta alla definizione e al rispetto di standard procedurali ed etici, e di fatto viene praticata da vari “terapisti”, ovvero operatori che popolano le professioni d’aiuto di primo soccorso e che lavorano sul fronte del benessere e del riequilibrio psico-fisico senza avere finalità terapeutiche in senso stretto : massaggiatori, “guaritori”, operatori e counsellors olistici e simili.

Gli strumenti più utilizzati per sollecitare uno stato regressivo vanno dalla visualizzazione guidata ai viaggi sciamanici, dal massaggio profondo ed altre tecniche di terapie corporee alla respirazione olotropica del Rebirthing, dalla meditazione profonda all’ ipnosi praticata da ipnotisti o da ipnologi (non psicoterapeuti ).

Quando si lavora con la Terapia regressiva si entra in un reame diverso da quello della psicoterapia, si entra in quello della spiritualità, basato su una credenza, quella nella reincarnazione e nel karma. Con questo approccio si esplorano vite passate e “ogni vita” ri-vissuta in regressione contiene in sé elementi di splendore e storie di fatica, pagine di crescita favolosa e di perdite e lutti che in qualche modo si possono collegare al disturbo. Queste sedute, se condotte senza fanatismi, sono esperienze che fanno parte del teatro cosmico che chiamiamo vita, per dirla con H.Bolduc. Gli esercizi di regressione vengono intesi come regali per rinfrescare la memoria, per mettere insieme pezzi di un puzzle relativi non tanto al destino di una vita concreta, bensì al destino ed alla evoluzione dell’ anima. In tal senso la cosa importante per chi si imbarca in questo viaggio è il processo, non la scoperta di un contenuto soggetto ad una qualche verificabilità.  Ciò non toglie che molte esperienze regressive ad “altre vite”  – attraverso internet e i mezzi di comunicazione e di indagine attualmente disponibili – hanno trovato riscontri reali in storie, luoghi, segni fisici e personaggi vissuti in altre epoche e anche di sesso diverso nelle precedenti o future “incarnazioni”.                                                         

   Un’ esperienza del genere non ha scopi utilitaristici ed immediati, ma è comunque evidente che l’effetto più consistente di essa è quello di riconoscere in ipotetiche “altre vite passate” , o anche in “vite parallele” un pattern simile a quello che si verifica nella vita attuale, e ciò può tradursi nel comprendere perché la vita attuale è com’è. Il lavoro conosciuto ovunque della “progressione a vite future”  scoperto per caso dal Dr. Bryan Weiss  riesce molto spesso a correggere la traiettoria delle ripetizioni e ad orientare verso una vita attuale di gratitudine, empatia, comprensione, saggezza  e superamento dell’illusione che la realtà fisica sia  l’unica reale. Ci sono varie esperienze che riconoscono l’esistenza di forme di vita diverse da quelle che conosciamo e molte forme di vita disincarnate ( i Maestri), una cosa inconcepibile con la nostra mente di veglia. Il processo di chi ha buoni motivi per fare questa esperienza con  terapeuti competenti – il rischio di imbonitori nell’epoca della visibilità sui social media a tutti i costi  è sempre presente – si può riassumere in questa sequenza :

° dalla comprensione scaturisce una certa saggezza,

° dalla saggezza viene fuori la fiducia,

° con la fiducia si sconfigge la paura di affrontare le difficoltà della vita presente

° con la pratica si scopre che niente di ciò che è è separato nello spazio e nel tempo.

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