Fenomeni ipnotici, Ipnosi e Ipnositerapia

 

Fenomeni ipnotici

  I fenomeni ipnotici che si possono verificare spontaneamente o possono essere sollecitati durante la trance ipnotica ai fini terapeutici sono: Regressione o Progressione di età – Amnesia – Ipermnesia (capacità ampliata di ricordare dettagli) – Analgesia – Anestesia- Comportamento automatico – Dissociazione – Catalessi – Allucinazione positiva o negativa – Identificazione – Risposte ideosensorie e ideomotorie – Distorsione temporale – Comportamenti da suggestioni post-ipnotiche .

  Nella pratica ipnotica sono a disposizione del professionista tanti modi diversi per operare un ’ induzione di trance : ogni esperto seguirà il tipo di induzione adeguato al destinatario, alla finalità dell’ipnosi, al modello cui si ispira e allo stadio di apprendimento dell’ipnosi da parte del cliente. Le varie tecniche, pur avendo tutte come obiettivo di favorire l’abbassamento delle funzioni critiche del soggetto e l’emersione del funzionamento del cervello immaginifico, cioè il cervello destro, possono agire con modalità verbali, non verbali (visive, tattili, sonore, posturali) e miste. Alcune di queste tecniche sono dirette, esplicite, confusive, rapide e anche autoritarie, cioè basate su comandi, come avviene per lo più nell’ Ipnosi da spettacolo; altre sono indirette, mascherate, permissive, anche conversazionali, ovvero non prevedono una induzione formale di trance, così che lo scivolamento nella trance da parte dell’interessato possa avvenire in modo sottile e quasi impercettibile. Le manovre per indurre la trance sono varie: si può sollecitare il soggetto a fissare un punto in alto sul soffitto, o per terra; si possono fare gesti (come i passi magnetici di vecchia memoria mesmeriana), agitare due dita avanti e indietro o a destra e sinistra molto vicino agli occhi del cliente (induzione fulcro), effettuare dei leggeri toccamenti o sfioramenti della mano, del polso o della spalla per indurre la levitazione della mano, fissare attentamente lo sguardo del cliente ( è la fascinazione degli ipnotisti da spettacolo), fare una piccola pressione sui bulbi oculari del soggetto, o indurre la perdita di equilibrio facendolo ruotare in piedi e producendo un piccolo barcollamento (ma si può ottenere lo stesso risultato con tecniche di confusione anche solo verbali). Ci sono inoltre approcci più recenti che puntano a dare molto più spazio alla prossemica e al linguaggio non verbale. Per fare un esempio l’ipnosi dinamica utilizza prevalentemente tecniche di induzione che sfruttano i risultati di ricerche sulla comunicazione non verbale : quando comunichiamo, la comprensione del messaggio da parte del destinatario è legata solo per il 7% alle parole, mentre il 38% lo è al tono di voce, e il 55% alla gestualità. La comunicazione non verbale associata al linguaggio è percepita dal soggetto in maniera istantanea e non necessariamente consapevole: è forte ed immediata (gesti, posture e tono di voce) a causa dei suoi legami con strutture neurali antiche che abbiamo in comune con gli altri animali.
Per chi sta già facendo esperienza di apprendimento della trance concordata col suo terapeuta, il solo allungarsi nella long-chaise nel suo studio può trasportare l’interessato spontaneamente, o per semplice allusione dello psicoterapeuta, verso l’inizio dell’ultima seduta effettuata nello stesso ambiente o sullo stesso tema, ovvero verso la re-induzione della trance per ricapitolazione.

 

 Ipnosi e ipnositerapia : i campi di applicazione

L’ipnosi può essere usata per varie finalità e in contesti diversi.

A – L’ ipnosi da spettacolo – Essa ha come obiettivo l’intrattenimento e spesso sconfina nell’illusionismo. Utilizza di solito induzioni rapide proprio ai fini dello spettacolo, pertanto non ha la preoccupazione di proteggere il cliente che si espone. Quando negli spettacoli televisivi non c’è finzione, come può accadere, si utilizza un tipo di ipnosi che agisce su soggetti con bassa soglia ipnotica, ovvero soggetti che, anche fuori dal palcoscenico in cui c’è un ipnotizzatore, vanno in trance spontaneamente e frequentemente. Proprio per effetto di questa notevole responsività, tali soggetti molto mediamente molto sensibili all’ipnosi relazionale, ovvero all’influenzamento ad opera di chi li vuole convincere, sedurre, fare proselitismo, o, per strada, derubarli usando tecniche di distrazione e di confusione .

B – L’ ipnosi scientifica: Se l’ipnosi viene utilizzata, soprattutto in campo universitario, a fini di ricerca, come metodo cioè non di una terapia psicologica o per il controllo del dolore, tanto per fare un esempio, ma di discipline che hanno come fine altri risultati, come la ricerca in neurologia, fisiologia, psicologia generale, ecc., allora si parla di ipnosi più che altro come metodo, il metodo ipnotico, appunto. La ricerca, in questo caso, si svolge in laboratorio e riguarda settori molto specifici, ovvero segmenti di comportamenti, emozioni, sensazioni relativamente limitati.

C – L’ipnosi medica – ha un preciso scopo terapeutico, sia che usi il modello classico, diretto, sia che si orienti alla nuova ipnosi ericksoniana indiretta, materna e rassicurante. Questo tipo di ipnosi, praticata da professionisti medici o psicoterapeuti, abilitati all’esercizio della professione, si basa sulla possibilità di inibire, limitare, potenziare delle reazioni viscerali, umorali, somatiche. Pertanto l’ipnosi medica viene applicata a tutta la sintomatologia fisica e psicosomatica (ansia, mal di testa frequenti, ulcera, gastrite o colite, ma anche disturbi cardiocircolatori, come ipertensione e aritmie, o dermatologici, abbassamento del tono dell’umore, disturbi ginecologici), al trattamento analgesico-anestetico (per intolleranza ai farmaci), alle fobie per pratiche mediche o altre ragioni ( in odontoiatria per l’estrazione denti e a certe indagini invasive, in oncologia per il vomito e nausea da trattamento chemio-terapico, in ostetricia per i dolori durante il parto..). Il tipo di ipnosi che si utilizza in questi settori può essere definita suggestiva, perché si basa su suggestioni che aiutano il cliente/paziente a modificare la percezione del dolore e di altri parametri fisiologici; ha effetti immediati e agisce come supporto temporaneo in un settore delimitato, ma non è diretta ad incidere sulla struttura della personalità. La durata del trattamento è molto limitata ( poche sedute).  

D – La psicoterapia basata sull’ipnosi (ipnositerapia) – Nell’ambito della pratica clinica in senso specifico, l’ ipnoterapia, oltre che come tecnica di appoggio, è un vero e proprio trattamento psicoterapeutico basato sull’ipnosi. Essa può essere indicata quando siamo di fronte ad una sofferenza psichica che denota il modo di essere disfunzionale della persona, nel suo essere complessivo, o in alcune importanti aree di vita, ristrette o abbastanza ampie. Si tratta di casi che richiedono una ristrutturazione di credenze e di personalità, ovvero di situazioni che, nella classificazione clinica rientrano nelle nevrosi e richiedono piuttosto un’ ipnosi evolutiva, ovvero un progetto articolato e di durata variabile. A seconda della natura e dell’entità del problema, si può fare appello a tecniche catartiche (abreazioni), a tecniche regressive (regressione d’età e/o terapia regressiva), all’ Hypnotic dreamwork (ovvero all’utilizzo dei sogni notturni e ai sogni di trance per effettuare una ristrutturazione simbolica delle tematiche legate al disagio), alla terapia degli Stati dell’Io o a quella delle Parti, infine all’ Ipnoanalisi. Questo trattamento richiede più degli altri che la persona in terapia si senta riconosciuta nella sua identità e nelle sue necessità personali, come nota Erickson, perché, diversamente, non riesce ad abbandonare le proprie resistenze. Esso è più indicato nei vari disturbi d’ansia (panico, ansia generalizzata….), disturbi del sonno(insonnia cronica, sonnambulismo..), scarsa stima di sé, abitudini dannose inestirpabili (fumo, alimentazione compulsiva, guida spericolata), stress, difficoltà a ricordare, depressione, lutto non elaborato, traumi recenti o lontani, difficoltà o disfunzioni sessuali (anorgasmia, impotenza…) con componenti psicogene accertate.

E Applicazioni extra-cliniche – L’ipnosi dà buoni risultati in ambito che potremmo riservare al counselling psicologico : autostima, motivazione all’azione e allo studio, comunicazione efficace, preparazione degli atleti all’obiettivo agonistico e alla gestione dello stress pre/post gare, gestione dello stress per i militari o per operatori spaziali e situazioni simili.

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